QUALI SONO I DIRITTI DEL MALATO
I diritti del malato sono molteplici e fondamentali, radicati nella Costituzione Italiana e nella legislazione nazionale, con particolare attenzione al diritto all'autodeterminazione e al consenso informato.
Diritto al Consenso Informato Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e comprensibile riguardo diagnosi, prognosi, benefici e rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario. Questo diritto è tutelato dagli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione.
Il consenso informato è un vero e proprio diritto della persona e trova fondamento nei principi espressi negli artt. 2, 13 e 32 Cost. La mancanza di consenso, al di fuori dei casi di trattamento sanitario obbligatorio per legge, rende l'intervento del medico illecito.
Il consenso deve basarsi su informazioni dettagliate, idonee a fornire la piena conoscenza della natura, portata ed estensione dell'intervento medico-chirurgico, dei suoi rischi, dei risultati conseguibili e delle possibili conseguenze negative
Diritto all'Informazione Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché riguardo alle possibili alternative e alle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario


OBBLIGHI DEL MEDICO
Correlato al diritto del paziente, vi è l'obbligo del medico di fornire informazioni dettagliate. Tale obbligo è strumentale a rendere il paziente consapevole della natura dell'intervento medico e/o chirurgico, della sua portata ed estensione, dei suoi rischi, dei risultati conseguibili e delle possibili conseguenze negative. L'obbligo informativo trova il suo ancoraggio legislativo nella L. 22 dicembre 2017, n. 219..
Il medico è tenuto a rispettare la volontà del paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo, e in conseguenza di ciò, è esente da responsabilità civile o penale

DIRITTO ALL'AUTODETERMINAZIONE
La manifestazione del consenso informato costituisce esercizio di un autonomo diritto soggettivo all'autodeterminazione, distinto dal diritto alla salute. Ogni individuo ha il diritto di ricevere le opportune informazioni in ordine alla natura e ai possibili sviluppi del percorso terapeutico cui può essere sottoposto, nonché delle eventuali terapie alternative.
La violazione del diritto all'autodeterminazione si verifica quando il paziente non è messo in condizione di assentire al trattamento sanitario con una volontà consapevole delle sue implicazioni
RIFIUTO O RINUNCIA AI TRATTAMENTI
Ogni persona capace ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte, qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico.
Ha, inoltre, il diritto di revocare in qualsiasi momento il consenso prestato, anche quando la revoca comporti l'interruzione del trattamento.
ALTRE TUTELE
Oltre a questi diritti fondamentali, il malato ha diritto alla vita, alla salute, alla dignità. La Repubblica Italiana si impegna a garantire cure gratuite agli indigenti, intesi come coloro che non sono in grado di pagare o contribuire al pagamento di specifiche cure eccessivamente costose ed essenziali per la loro salute.
